Carnevale a Firenze: Un’Esplosione di Colori, Tradizioni e Gioia!

Carnevale, una delle festività più amate in tutto il mondo, è un momento magico in cui le strade si riempiono di colori vivaci, risate contagiose e una gioia travolgente. Questo festival, celebrato in molte parti del mondo, ha una storia ricca di tradizioni affascinanti e significati profondi. In questo articolo, esploreremo l’essenza del Carnevale, esaminando le sue origini, le sue tradizioni più iconiche e come anche a Firenze, stia tornando di moda.

Origini del Carnevale: Una Festa dalla Storia Antica

Le origini del Carnevale risalgono all’antica Roma, dove veniva celebrato come una festa pagana in onore del dio Saturno, simboleggiando l’uscita dall’inverno e l’arrivo della primavera. Con il passare del tempo, questa celebrazione si è evoluta e si è diffusa in tutto il mondo, assumendo caratteristiche uniche nelle diverse culture.
Ma è proprio a Firenze, al tempo dei Medici, precisamente di Lorenzo il Magnifico, che questa festività assume larga importanza. Intorno al 1490, Lorenzo, scrive il celebre canto carnascialesco dedicato a Bacco e Arianna, eseguito cantato da un coro e accompagnato da musica: Chi vuol esser lieto, sia: di domani non c’è certezza. In questo periodo, a Firenze, si diffonde la tradizione dei carri chiamati trionfi (allestiti in legno e juta) che consentiva di festeggiare i giorni che precedevano la Quaresima in modo vivace, curioso e affollato sia da popolani sia da nobili.
Nel Settecento, sotto il dominio dei Lorena, gli usi e i costumi in tempo di Carnevale si trasformano: alle sfilate dei carri si aggiungono veglioni e balli nei teatri (a cominciare dal teatro La Pergola, il Teatro più antico d’Europa, nel quale venivano anche fatte debuttare per l’occasione opere e commedie). Tra Ottocento e Novecento i balli erano organizzati sotto le logge del Mercato Nuovo e all’altezza di quella dei Lanzi e quando arrivavano i nobili e i signori potevano anche loro diventare oggetto di lazzi e battute. Tutto cambia nel primo dopoguerra: dopo il ’18 ricominciarono i veglioni nelle ricche dimore e tornò il desiderio di mascherarsi, come accadeva a Venezia, mentre i carri allegorici dei corsi mascherati si spostarono a Viareggio, dove appunto, nel 1921, sui Viali a mare si svolse la prima sfilata accompagnata da musica.

Tradizioni Iconiche: Maschere e Costumi.
La Magia del Carnevale a Firenze: Una Festa di Gioia e Libertà; un connubio straordinario con Venezia e Viareggio.

Una delle caratteristiche distintive del Carnevale sono le maschere elaborate e i costumi sfarzosi indossati durante le feste. Questi costumi possono variare da quelli tradizionali, come quelli di Arlecchino e Pulcinella nel Carnevale di Venezia, Stenterello simbolo invece del Carnevale di Firenze, ai più moderni e creativi, ispirati a personaggi della cultura popolare o a temi fantastici. Al di là delle sue origini storiche e delle sue tradizioni iconiche, il vero cuore del Carnevale risiede però nella sua capacità di portare gioia, emozioni e divertimento. Per il 2024, l’Associazione culturale Carnevale di Firenze, che ha lo scopo e l’ambizione di ripristinare questa antica tradizione fiorentina, ha voluto sognare in grande ideando una due giorni, che si è tenuta lo scorso 27 e 28 Gennaio, all’insegna di grandi festeggiamenti.

Primo appuntamento: Una cena di gala a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, simbolo del potere civile e dell’amministrazione della città gigliata.

Per l’occasione straordinaria, è stata invitata Antonia Sautter, stilista e ideatrice del celebre Ballo del Doge di Venezia, come curatrice della serata. “Regine a Palazzo”, questo il tema scelto per la sfilata-spettacolo che ha voluto raccontare, nelle leggere vesti di favola di carnevale, il potere della gioia, della condivisione e della creatività. Tantissime le Regine della storia, da Caterina de’Medici a Caterina Cornarono, Elisabetta I d’Inghilterra, Eleonora da Toledo ma anche Regine dell’Immaginario come Titana – regina delle fate e la Regina dell’Amore e della Notte. Un trionfo di alta sartoria è andato in scena tra sete preziose, sontuosi costumi e potenti emozioni facendo rivivere, agli ospiti internazionali, per una notte, un nuovo Rinascimento.
Il giorno seguente, invece, grazie al prezioso supporto del Carnevale di Viareggio, è stato riproposto uno dei temi cardine dell’antica tradizione: la parata. Un’atmosfera di festa e meraviglia per grandi e piccini durante la quale le strade del capoluogo toscano si sono animate con musicisti, ballerini, artisti e mangiafuoco.
In conclusione, il Carnevale è molto più di una semplice festa. È un’esperienza unica che celebra la vita, la creatività, la tradizione regalando attimi di gioia e spensieratezza.

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